Teledidattica: l’interattività e dinamicità degli ologrammi personalizzati
La teledidattica, lo stato attuale e gli sviluppi futuri
Quando si parla di teledidattica si intende, terminologicamente, l’insegnamento a distanza. Da decenni, ormai, le tecnologie consentono di proporre eventi formativi a cui è possibile accedere da remoto. In un certo senso, si può dire che già le trasmissioni radiofoniche e televisive di interesse educativo fossero un primo embrione di teledidattica. Oggi, il termine viene perlopiù impiegato per i corsi universitari e/o aziendali che impiegano strumenti informatici più o meno raffinati, ma l’emergenza Covid e la conseguente sospensione dell’anno scolastico hanno mostrato su larga scala quanto sia importante investire in tecnologie che permettano un’esperienza di didattica a distanza più empatica e accessibile.
Ologrammi, immagini tridimensionali e lezioni da remoto
L’ologramma nella didattica da remoto e le nuove frontiere
Attualmente i mezzi più utilizzati per la didattica da remoto sono gli strumenti informatici che sfruttano le tecnologie video. Dai webinar aziendali alle videolezioni sui canali scolastici, queste soluzioni hanno il merito di arrivare a una larga fetta di user, di trasmettere i contenuti con una certa agilità, di permettere l’interazione insegnante-classe. Tuttavia, queste soluzioni hanno anche mostrato dei limiti importanti nello stimolo dell’attenzione e, dunque, in termini di facilità di apprendimento. L’applicazione degli ologrammi nell’insegnamento promette di superare questo limite.
L’ologramma 3D e la capacità di stimolare l’apprendimento
Le tecniche olografiche sono state sperimentate a partire dagli anni Settanta. A differenza di tutorial e webinar, l’ologramma restituisce un’immagine in tre dimensioni. Il primo merito di questa soluzione è, quindi, quello di “portare” l’insegnante nelle case degli alunni, negli uffici della realtà aziendale, nella sede della conferenza. L’immagine tridimensionale capace di comunicare e interagire aumenta il legame empatico classe-insegnante. Di conseguenza, l’ologramma riesce a catturare meglio l’attenzione e, dunque, a favorire l’apprendimento rispetto alle soluzioni a due dimensioni.
La personalizzazione dell’ologramma e l’interattività classe-insegnante
La personalizzazione dell’ologramma e gli obiettivi formativi
Altrettanto importante, soprattutto per i corsi di istruzione avanzati, è la possibilità di personalizzare l’immagine riprodotta a seconda delle esigenze. L’esempio più comune è quello dell’atleta che intende apprendere i movimenti corretti di un campione della sua specialità. In questo caso, l’ologramma consente al maestro di offrire un’immagine in tre dimensioni delle parti del corpo interessate in modo che l’allievo possa eseguire esattamente quei movimenti. Più in generale, a seconda degli obiettivi formativi, è possibile riprodurre le immagini più efficaci.
Interattività: il confronto nelle lezioni seminariali e frontali
L’empatia sopracitata è tanto più stimolata quanto più semplice e immediata è l’interazione. Dall’unione di tecnologie all’avanguardia è possibile creare ologrammi interattivi che superano i limiti di latenza (quei periodi di pausa che spesso intercorrono nel confronto da remoto). Ciò migliora sensibilmente l’interattività e permette di guardare con ottimismo agli sviluppi futuri fino a immaginare il giorno in cui il lasso di tempo che intercorre fra due soggetti che dialogano sarà del tutto naturale.