Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha animato un vivace interesse per l’olografia e per i suoi prodotti più noti: gli ologrammi. La storia cinematografica ha avuto sicuramente il merito di far entrare nell’immaginario collettivo questi tecnologici protagonisti, ma la confusione su cosa siano veramente gli ologrammi non è ancora stata sciolta. Innanzitutto, è bene ricordare che l’olografia non si riduce al semplice ologramma. Ci sono molte tecniche e soluzioni che ormai sono riconducibili a questo ambito, il quale ogni giorno fa passi da gigante in termini di ricerca e innovazione. Inoltre, per evitare che una qualsiasi immagine fluttuante venga definita ologramma, è necessario chiarire cosa si intende effettivamente con ologramma. Comunemente si associa questo termine con la tridimensionalità e non si tratta di un errore, ma è bene non lasciarsi ingannare. L’ologramma rende presente un oggetto in 3D nella realtà o, in altri termini, è la rappresentazione visiva di un oggetto tridimensionale in uno spazio. Quindi è corretto associare la terza dimensione all’ologramma, ma questo implica che la proiezione che si sta osservando occupi realmente uno spazio. Purtroppo, non è sempre possibile verificarlo, sia perché questi ologrammi vengono spesso impiegati in eventi particolari – lanci di nuovi prodotti, show televisivi, concerti – sia perché gli enormi progressi della ricerca hanno portato a tecniche sempre più performanti, difficilmente giudicabili dai non addetti ai lavori. Ad ogni modo, l’efficacia comunicativa e la spettacolarità delle immagini 3d coinvolgono inevitabilmente gli osservatori. Gli ologrammi Sanremo 2021 sono gli esempi ideali di quanto questi prodotti possano effettivamente cogliere l’attenzione mediatica e degli spettatori, ma in questo caso possiamo effettivamente parlare di ologramma?
Ologramma Mollica Sanremo 2021
Quest’anno la Rai e Fiorello, conduttore del Festival, hanno deciso di omaggiare la carriera giornalistica e la tradizione musicale di Sanremo proponendo la classica intervista con Vincenzo Mollica, il quale però si è presentato in tutt’altre vesti, quelle di ologramma. Il successo riscosso dallo spettacolo è stato sicuramente innegabile, tuttavia i dubbi se si trattasse effettivamente di un ologramma sono rimasti. Una troupe della Rai avrà forse girato il materiale posizionando il giornalista contro un chroma key blu o verde, per poi proiettarlo nello storico balconcino di Sanremo? I dubbi rimangono tali, ma il potere dell’olografia e della comunicazione visiva non finiscono di sorprendere.
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