L’olografia è una delle tecniche di rappresentazione più innovative e affascinanti. Grazie alla tecnologia olografica, così come è stata sviluppata fino ad oggi, è possibile dare vita a un mondo tridimensionale fatto di immagini olografiche animate.
Noi di Studio Tangram siamo in grado di offrire ologrammi 3D e anche di realizzare veri e propri eventi olografici, in cui l’ologramma registrato o proiettato live interagisce con il pubblico o ancora con altri attori o artisti.
Lo sviluppo dell’olografia digitale ha raggiunto livelli di definizione molto alti, tanto che il confine tra realtà e finzione si è fatto davvero molto labile in termini di percezione.
Viene spontaneo, allora, ricordare la terza legge di Sir Arthur Clarke, in base alla quale “qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”.
Ciò significa che l’immagine olografica riesce a creare un’illusione della realtà tale da ingannare chi la guarda e di suscitare, il dubbio che l’immagine sia realmente presente nel dove e nell’ora dello spettatore.
Olografia e fantascienza
Sir Arthur Clarke è uno dei personaggi più amati dagli appassionati di fantascienza. La sua mente visionaria, ancorata però alla realtà scientifica, gli permise di ipotizzare un futuro fatto di satelliti e regolato da intelligenze artificiali, che poi si è concretizzato, almeno in parte. Di fatto ebbe un’intelligenza che lo portò a prevedere, in diverse situazioni, quelli che sarebbero stati gli sviluppi futuri della tecnologia.
Clarke è conosciuto ai più come l’autore della storia (The Sentinel o La sentinella) che è all’origine del celeberrimo film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio. Appassionato di tecnologia e astronomia, ebbe un ricco percorso formativo che lo condusse, infine, a dedicarsi a una produzione narrativa di stampo fantascientifico. Di lui rimane una ricca produzione fatta di oltre 50 libri tradotti in moltissime lingue e diffusi in tutto il mondo.
Questo suo continuo riflettere tra tecnologia e astronomia, tra realtà e possibilità di esplorazione di mondi nuovi, di sviluppo di intelligenze artificiali, lo porta a formulare tre leggi.
La prima legge di Clarke recita: “Quando un scienziato famoso ma anziano dice che qualcosa è possibile quasi certamente ha ragione. Quando dice che qualcosa è impossibile molto probabilmente ha torto.”
La seconda legge di Clarke dice: “L’unico modo per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi un poco oltre, nell’impossibile”
E poi la terza legge, che abbiamo già ricordato.
Di fatto le prime due leggi rappresentano una grande fiducia nel progresso scientifico, mentre la terza è una sorta di ode sintetica alla tecnologia, in grado di essere perfezionata sino a divenire parte della realtà.
L’ologramma è magia?
Tornando a Clarke e alla sua terza legge viene spontaneo chiedersi “l’ologramma è magia?”. Sì, l’ologramma è una magia, non solo da un punto di vista teorico, perché della magia ha l’illusione, ma anche dal punto di vista tecnico.
La proiezione olografica, infatti, affonda le sue radici proprio nel mondo dell’illusionismo di fine Ottocento, perché si ispira al celebre Fantasma di Pepper. Grazie a una lastra di vetro e a opportuni giochi di luce, John Henry Pepper riuscì a proiettare la sua immagine riflessa sui palchi in cui si esibiva.
Questa grande intuizione è stata da noi accolta e portata alla perfezione: teca olografica, piramide olografica, teatro olografico, sono tutti prodotti olografici che noi di Studio Tangram mettiamo a servizio della comunicazione e dello spettacolo.
Il cerchio si chiude e Clarke aveva ragione.