Il mondo dello spettacolo ha sempre cercato nuovi metodi per impressionare e coinvolgere il pubblico. Gli effetti speciali – oggi iper-realistici – sono, sin dalle origini del teatro antico, parte integrante dello show e, nel corso dei secoli, hanno subito una continua evoluzione, fino ad arrivare, ai giorni nostri, alla produzione di ologrammi. L’intrattenimento si fonda sulla magia, sulla spettacolarizzazione, sull’illusione scenica: basti pensare agli spettacoli di prestidigitazione, ai trucchi di levitazione e camuffamento, ai giochi di luce. Oggi, tuttavia, questi effetti appaiono piuttosto ingenui, specialmente se confrontati con le moderne tecnologie, come le realizzazioni olografiche: una novità recente, destinata a rivoluzionare sia il settore dello spettacolo, sia tantissimi altri ambiti, come le presentazioni aziendali o le convention di politica.
Ad ogni modo, anche gli ultra-moderni ologrammi 3D si fondano su trucchi ed illusioni antiche: ad esempio, il Teatro Olografico (IceMagic), messo a punto dallo Studio Tangram di Mariano Comense (CO), ha fatto sue alcune tecniche utilizzate nel teatro vittoriano, in particolare il cosiddetto “Fantasma di Pepper”. Questa metodologia è stata inventata da John Henry Pepper che, a sua volta, ha preso spunto dagli scritti del filosofo ed alchimista italiano del Cinquecento, Giovanni Battista Della Porta. Questa tecnica utilizza lastre di vetro (oggi sostituite dal plexiglas) e giochi di luce, per creare immagini riflesse che, attraverso un accurato studio dell’angolazione, appaiono realistiche e ben visibili, come nel caso di un vero fantasma. Il metodo del “Fantasma di Pepper” è stato ripreso anche nel cinema, dove ha subito alcune modificazioni ed elaborazioni, rendendo possibile la “trasformazione” di personaggi o la proiezione di più luci, ombre e figure.
Anche le realizzazioni olografiche si basano su effetti speciali fondati su un sapiente uso della luce e delle immagini. Come nel caso della Telepresenza (IceNet), della Digital Resurrection o di altri spettacoli olografici, l’elaborazione grafica della figura tridimensionale è soltanto uno degli aspetti che contribuiscono ad un’illusione scenica davvero efficace. Le luci, gli sfondi e le scenografie, se ben combinati, rendono ancora più vividi e realistici gli ologrammi 3D: ciò consente di mettere in pratica anche le idee più complesse, originali e futuristiche, e di applicare tale metodologia in contesti differenti. Oggi, infatti, non occorre necessariamente l’utilizzo del teatro olografico (IceMagic), bensì è possibile ricreare il medesimo effetto anche in ambienti più ristretti o all’interno di negozi, showroom e locali commerciali. Lo Studio Tangram ha, infatti, sviluppato una serie di prodotti olografici (teche, piramidi, etc.), che hanno moltiplicato le possibili applicazioni di questa tecnologia, pur senza rinunciare ad un’eccellente resa visiva.