Che sia per sentito dire, o perché si abbia avuto l’opportunità di vederlo di persona, l’ologramma è ormai entrato nel linguaggio quotidiano. Ma, tra essere a conoscenza dell’esistenza, e avere le nozioni tecnico teoriche per poterlo utilizzare nelle sue più svariate applicazioni, c’è un leggero gap.
In questa occasione vi raccontiamo un invito che abbiamo accettato con piacere dall’istituto di Alta Formazione Moodart. Nati più di 10 anni fa, specializzati in formazione per settore del Fashion, ci hanno proposto di tenere una lezione sul tema “Ologrammi e il Fashion Event“.
Davanti a un pubblico di attenti e motivati studenti abbiamo quindi cercato di trasmettere delle nozioni base per poter diffondere l’efficacia di questo mezzo di comunicazione per gli eventi della Moda. Nozioni che ci fa piacere condividere qui di seguito con un breve riassunto.

L’ologramma è certo uno strumento di comunicazione con una forte capacità di coinvolgimento del pubblico. L’alta carica di realismo rende veramente difficile capire se la persona con cui si sta interagendo sia un ologramma o se l’oggetto che stiamo guardando sia fisicamente davanti al nostro sguardo.
Proprio per questo possiamo dire che l’ologramma faccia parte della rosa degli strumenti di comunicazione e del cosiddetto effetto WOW. Tanto reale da sembrare vero, che quando meno te lo aspetti, ti sorprende e ti cattura l’attenzione, rendendo così indelebile il nome di un prodotto, di un’azienda, di un brand, cosicché l’esperienza appena vissuta diventa un’emozione difficile da dimenticare.
Ma cosa serve per realizzare un ologramma, e quali sono i punti forza per il settore fashion?
Sicuramente per poter realizzare un ologramma è necessario poter creare il contenuto olografico e la struttura olografica.

Entrambi i processi di realizzazione hanno vita nel medesimo istante, seguono strade differenti di progettazione, analisi per poi ricongiungersi nella fase di esecuzione dell’evento.
La tecnica di creazione del contenuto olografico ha aspetti in comune con le tecniche di ripresa, ma ciò che rende la magia del contenuto olografico è frutto di anni di prove, tentativi, ricerca & sviluppo, know how maturato nel corso del tempo.

La creazione della struttura olografica può essere realizzata in modi differenti rispetto alle dimensioni della location, alla disposizione del pubblico e in funzione dello show e dei contenuti che dovremo realizzare.
Sicuramente strutture di piccole dimensioni sono molto utili per rappresentare accessori, mostrare dettagli e proporre le infinite varianti del prodotto, senza la necessità di doverlo realizzare.
A questo punto, dal mio attento pubblico, mi viene chiesto: “la collezione di accessori può essere presentata anche con dei render, qual è quindi il vantaggio di utilizzare un ologramma?”
“Corretta osservazione” rispondo ma in più l’ologramma ha il vantaggio di farti vedere il prodotto come se fosse lì di fronte a te e… noi tutti sappiamo che il cliente compera ciò che vede, quindi sicuramente è un acceleratore di vendita l’ologramma.
Nell’ipotesi di dover invece realizzare un fashion event, una sfilata di moda olografica un altro plus è la possibilità di creare una storia, di sorprendere; non solo mostrare la collezione, ma anche di raccontare le caratteristiche del prodotto, le particolarità, i dettagli; in altri termini di creare uno storytelling della collezione dandole un’ anima. In questo modo lo spettatore rimane pienamente coinvolto e vivendo un’esperienza a 360° vive un’emozione ma soprattutto coglie, in pochi secondi, concetti e peculiarità del capo, della collezione, spiegazioni che richiederebbero tempo e molte parole, ma che con l’ologramma vengono comunicate molto velocemente e rimangono impresse.
Nella società di oggi in cui c’è sempre meno tempo per ascoltare e risulta molto difficile cogliere l’attenzione del pubblico, l’ologramma diventa strumento per consegnare un messaggio in forma visiva e sonora: espressione del lavoro, della passione e della ricerca del team che ha realizzato la collezione.
Questi sono solo alcuni dei punti forza dell’ologramma.
Ringrazio ancora l’istituto Moodart e rimando ai prossimi articoli ulteriori approfondimenti.